"Voglio svegliarmi nella città che non dorme mai" cantava Frank Sinatra a proposito di New York, una metropoli che, dopo avere scoperto di stare lentamente sprofondando nell'oceano sotto il peso dei suoi grattacieli, in queste ore si è ritrovata avvolta da una strana coltre di fumo arancione. Le foto che circolano in queste ore sui social sembrano l'ultima invenzione dell'intelligenza artificiale, che in questi mesi ci ha mostrato cose che "noi umani" non avremmo mai visto – come il papa in bomber bianco, Donald Trump con la divisa arancione dei carcerati e le due cognate rivali Kate e Meghan abbracciate come sorelle. E invece è pura realtà: nelle ultime 48 ore la Grande Mela si è risvegliata avvolta da un nuvola densa e colorata che è un misto di smog, polveri sottili e altre sostanze in gran parte provenienti dal Canada, dilaniato dagli incendi.
Le foto di New York con il cielo arancione, conseguenza degli incendi
Lo scenario sembra quello post-apocalittico di alcuni disaster movie che preannunciano la fine dell'umanità e che puntualmente sono ambientati a New York, ma purtroppo in questo caso la realtà supera la fantasia perché la nebbia densa che in queste ore sta soffocando la città, al punto da costringere il sindaco a diramare comunicazione urgente ai cittadini di rimanere chiusi in casa, proviene dal Nord America ed è dovuta ai 150 incendi scoppiati nella regione canadese del Quebec. Il vento ha trasportato in poche ore tutte le polveri sullo stato di New York al punto da oscurarne il sole, costringendo gli abitanti a ricorrere alle (quasi) mascherine anti-Covid.
Come riporta RaiNews, l'ente governativo AirNow che monitora la qualità dell'aria negli Usa definisce "malsana" una concentrazione di Pm2.5 (le particelle fini più pericolose) superiore a 100 e "pericolosa" se superiore a 300. Ebbene "alle 16 ora locale, il Queens e il Bronx registravano un indice oltre i 400". Una situazione che gli esperti ritengono possa peggiorare nelle prossime ore con gravi rischi per la salute. Al momento le scuole sono aperte ma non si organizzano attività all'aperto, mentre lo zoo della città ha deciso di chiudere per tutelare la salute di "visitatori, staff e animali". In questi giorni si sarebbero dovuti tenere una serie di eventi sportivi in occasione della giornata mondiale della corsa, prevista per il 6 giugno, ma tutti gli appuntamenti sono stati cancellati dall'associazione New York Road Runner e chissà quando turisti e cittadini potranno riappropriarsi della città.
Chi ha potuto vederla dal vivo la descrive come il nuovo Pianeta Rosso, una sorta di Marte avvolta da un odore acre di sigari. E presto l'emergenza potrebbe espandersi ad altre città. L'allerta sanitaria è già scattata in un'ampia porzione del nord-est e del Midwest. Filadelfia è già in "codice rosso", mentre a Buffalo il fumo potrebbe essere ancora più denso, secondo i meteorologi che seguono con attenzione la direzione del vento che finora ha avvolto tutti i principali monumenti della città, cancellandone quasi completamente lo skyline. Empire State Building, Central Park, Fifth Avenue, Statua della Libertà, Ponte di Brooklyn: non c'è angolo della città che non sia stato coperto da cenere. E in mezzo la vita di milioni di persone.