Iniziare un nuovo lavoro fa sempre un po’ paura, ma cercare un impiego a 40 anni è una prova che presenta alcuni vantaggi, perché esperienza, consapevolezza e radar interno sono dalla vostra parte.
I vantaggi di cambiare lavoro a 40 anni
Hai una visione di insieme
Ci sono attualmente quattro generazioni presenti nella forza lavoro di uffici, studi, negozi ed aziende delle società per cui lavoriamo: Baby Boomers, Generazione X, Millennials e Generazione Z. Il mix vede la presenza di uomini e donne dai 18 ai 70 anni portatori di valori, desideri, intenti lavorativi anche molto differenti tra loro. E i quarantenni qua in mezzo come si caratterizzano?
A quarant’anni sei a cavallo del mix generazionale e hai una privilegiata visione di insieme che ti consente, potenzialmente, di trovare punti in comune e sintonia con generazioni diverse su temi diversi, ma anche di creare legami con persone più giovani o più mature in egual misura. Il tuo atteggiamento verso il lavoro non è lo stesso di una ventenne o di una sessantenne: probabilmente entrambi i tuoi genitori lavoravano e sei cresciuta pensando che impegnarsi, dare il meglio, adattarsi è fondamentale, ma ora c’è qualcosa in più.
Dopo i 40 anni, molte donne iniziano a percepire un maggior bisogno di imprimere una nuova direzione alla propria esistenza, di trovare nuova linfa psicologica o di dare un senso alle proprie giornate al lavoro. Molto spesso non solo ci si trova entro uno spazio di cambiamento (per esigenze personali o familiari) ma questo cambiamento si accompagna ad una visione di insieme che prima non si possedeva.
Sai chi sei
A 40 anni la consapevolezza di sé permette di compiere passi prima impensabili. L’esperienza infatti, così importante quando si compila un cv, è altrettanto importante quando si tratta di esperienza e conoscenza di sé stessi, delle proprie risorse, dei propri limiti, delle proprie priorità: ma non solo.. Il passare degli anni permette di costruire un’idea coerente di chi si è, si ha maggior chiarezza sui propri obiettivi e su cosa ci gratifica. Un’affinata consapevolezza di sé stessi aiuta nell’avventura di un nuovo lavoro e non è un tesoro posseduto da tutti: è un tipo di saggezza che si acquisisce con il tempo.
Si è affinato il radar
L’esperienza che ci si gioca in un nuovo lavoro infatti non è solo l’esperienza nella mansione acquisita negli anni, ma anche esperienze con gli altri, con le dinamiche di gruppo, dinamiche lavorative e aziendali. Abbiamo una maggior esperienza di rapporti lavorativi e personali: le esperienze che probabilmente ci hanno fatto crescere, cambiare, evolvere di più, hanno avuto a che fare con gli altri. E se abbiamo elaborato e compreso queste esperienze, insomma se ce ne siamo “fatti qualcosa” senza subirle passivamente, allora abbiamo imparato qualcosa di più su noi stessi, ma anche gli altri. A quarant’anni ci si fa un’idea dei bisogni e delle intenzioni degli altri più velocemente che a venti. Riconosciamo presto coloro con cui lavoreremo bene, sappiamo con chi vorremmo lavorare, ed abbiamo anche sviluppato la capacità di sapere a cosa possiamo passare sopra senza generare un eccesso di insoddisfazione in noi e negli altri. Infine, a quarant’anni anche le capacità di interazione con gli altri sono state affinate: non hai più paura di confrontarti con gli altri o hai perfezionato il tuo modo di esprimerti senza paura o gestire una critica. In qualche modo si è affinata la capacità di vedere pregi e difetti propri e degli altri, al di là della posizione ,dell’età, insomma, dell’apparenza ma anche di gestire i conflitti e di mettere da parte quelli superflui.
Il giusto peso al lavoro
Una maggior rilassatezza nei rapporti con gli altri unita alla consapevolezza di ciò che si desidera permette di concedersi una libertà mentale che prima non sempre era possibile: non solo esperienza ma anche il desiderio di esprimersi in coerenza con sé stessi: con il proprio stile, con la proprie storie. Ma non si tratta solo di questo: le esperienze passate possono permettere alle quarantenni di una concretezza che permette di andare al sodo delle questioni lavorative, così come equilibrio che spesso si raggiunge in questa fase di vita permette di dare il giusto peso alle cose e alle reazioni degli altri evitando errori che in precedenza si sono commessi.. A quarant’anni inoltre, anche se faticosamente, si ha un’idea di ciò che riempie positivamente la propria vita e si può lavorare per dargli spazio: maggior spazio al lavoro? Maggior spazio alla vita privata? Maggior equilibrio tra queste due parti? Voglia di fare qualcosa di completamente diverso? Desiderio di imparare qualcosa di nuovo? Ad un certo punto, stanchi di esperienze precedenti deludenti si può cercare un lavoro che sia più vicino ai propri principi, alla propria visione del mondo e alle proprie caratteristiche personali. Insomma, a quarant’anni di possono creare magiche condizioni per far spazio ad un lavoro più vicino alla nostra identità, o per perfezionare una professionalità già esistente.